Gli faccio la ruota da quando l'ho visto la prima volta nella cantina dei miei suoceri dieci anni fa, l'ho salvato da un'improvvisa voglia di fare spazio di mia suocera (a dire il vero è stata l'unica cosa appartenuta ai suoi genitori che ha accennato di voler buttare) e poi ho fatto una testa così al mio paziente maritino per svuotarlo e portarlo fuori in modo da poterlo restaurare per poi metterlo in cucina.
A dire la verità la prima idea mi era venuta guardando una puntata di "Paint your life" in cui Barbara aveva verniciato il mobile di un bel rosso lacca anni '50 (appunto) e poi aveva dipinto in bianco, sul vetro, la scritta "Coca Cola" usando il classico "font" della famosa bevanda.
L'idea mi stuzzicava ma poi ho pensato che in cucina sarebbe stato un po' troppo.
Alla fine ho optato per un bel bicolore sui toni del verdino (come la cucina) e del panna e dei decori floreali da fare sugli sportelli.
Unico problema? Io e i pennelli abbiamo litigato da quando facevo le scuole medie.
Ho valutato l'idea del decoupage per scartarla subito dopo. Io volevo restaurare il mobile lasciandogli lo stile asciutto tipici dei mobili da cucina anni '50 delle vecchie case contadine umbre, rendendolo però allo stesso tempo un po' provenzale per adattarlo agli altri mobili della mia cucina. Mi stavo scoraggiando e avevo quasi deciso di rinunciare all'idea dei decori, quando in una delle mie ricerche ho trovato questo:
era proprio quello che avevo in mente io!!!! Il mettitutto è stato restaurato da un ragazzo di Roma, il suo sito è questo ma lo trovate anche su Facebook sotto "Anticaja Roma".
Questa foto mi ha fatto prendere la decisione di far pace coi pennelli. Ma come fare? Cercando su you tube sono venuta a conoscenza di una tecnica denominata "one stroke" (letteralmente "un colpo solo") che promette di ottenere risultati decenti in poco tempo. Ho acquistato a poco prezzo degli acrilici e dei pennelli su e-bay e mi sono messa all'opera con questi risultati:
Decisamente meglio no? Considerando che provavo da poco più di due settimane! Come dice mio marito "per ogni lavoro ci vuole l'attrezzo giusto!".
Galvanizzata dal risultato ho cominciato a mettere mano al mettitutto:
Prima ho smontato cerniere, sportelli e maniglie...visto che il mettitutto era pieno di stoviglie appartenute alla nonna Vittoria e per svuotarlo mi ci voleva un po' di tempo, ho deciso di cominciare a lavorare sulle porte e sui cassetti...
Ho scartavetrato per primi i cassetti...
ed ero quasi tentata di mantenere questo decapé che si è formato naturalmente perché il mettitutto in origine era azzurro poi riverniciato color panna...con gli sportelli però le cose sono andate diversamente, sono stati più difficili da carteggiare e in alcuni punti è servito lo stucco.
Abbandonata l'idea di stendere un semplice flatting ho steso invece una mano di cementite e una di smalto all'acqua color caki sulla parte interna delle ante e dei cassetti che era di legno grezzo e due mani di smalto sulla parte esterna:
Purtroppo, come accade spesso, lo smalto non era così opaco come indicato nel barattolo...ma tant'è oramai lo avevo passato e non con poche difficoltà perché con il caldo lo smalto tendeva a seccarsi rapidamente e con il rullo faceva uno strano effetto "buccia d'arancia". Una volta asciugata la prima mano ho carteggiato e sono passata al pennello e alla fine devo dire che sono abbastanza soddisfatta del risultato.
A questo punto era arrivato il momento di decorare le ante.
Ho fatto una prova su del cartone di recupero (per così dire...) per vedere se in mesi di inattività la mia tecnica si era "arrugginita"...ma si è aperto il cassettino giusto nel cervello ed ecco il prototipo:
Sulle ante basse ho cercato di riprodurre lo stesso disegno "a specchio", mentre per l'anta più alta ho fatto un decoro più importante spostato verso l'alto:
Asciutti gli acrilici ho spruzzato una finitura opaca per rendere i disegni impermeabili...
Ecco un'anteprima di uno sportello collocato al suo posto:
ora la sfida era il pannello a specchietti che è ridotto proprio male...
Si tratta di una vecchia credenza anni '50 che Viola del blog Violashabbyinteriors ha sapientemente restaurato in stile Shabby. La cosa che mi ha illuminato è stata la carta usata per rivestire l'interno della credenza. Mi sono messa alla ricerca di qualche cosa di simile on line...stoffa o carta da parati, non lo sapevo ancora, alla fine ho acquistato su e-bay queste due bellissime stoffe provenienti dall'inghilterra:
Alla fine la prescelta è stata la seconda. Ecco un assaggio di cosa abbiamo fatto:
E non è tutto!
Secondo me sei stata molto brava, io non son capace di disegnare... ma neanche di copiare... figuriamoci dipingere!!!!!!!! Sono certa che farai un figurone. Desidero anche farti i complimenti per questo blog così..... caldo e accogliente.
RispondiEliminaGrazie mi hai fatto un gran complimento!!!
EliminaCarramba ma è la gemella della mia, aspetto il risultato finale perchè le premesse sono favolose!!!Anch'io ho litigato con i pennelli ma non ho ancora fatto pace quindi per i disegni al massimo mi affido agli stencil.Ti devo fare quindi i complimenti perchè ti sei riconciliata alla grandissima!!!!!!
RispondiEliminaCiao! grazie mille per il tuo commento e vedrai la cera bianca è davvero magica!Ora sono curiosissima di vedere il risultato finale della tua credeneza ;) belle le stoffe!
RispondiEliminaFrancesca